di Romoli Riccardo
Prefazione
La rapida e capillare diffusione dei dispositivi digitali nel tessuto socioculturale ha senza dubbio ridefinito sia il rapporto uomo-medium digitale sia le relazioni tra apprendimento, informazione e conoscenza, dando vita a un ampio e acceso dibattito intorno a vantaggi e svantaggi, pericoli e risorse provocando radicali cambiamenti in tutti i settori della vita delle persone, da quello economico a quello politico, da quello culturale a quello sociale.
Un numero sempre maggiore di dispositivi tech - non solo smartphone e tablet - è presente nelle famiglie italiane. Si usano tutti i giorni, per quasi 9 ore al giorno, rispetto alle 7,8 ore registrate lo scorso anno. A rivelare i dati è lo studio annuale Samsung Technomic Index, che ha coinvolto 18.000 utenti europei di 18 diversi paesi.
Gli psicologi riportano che c’è un amento di circa il 30% dei casi di depressione nella fascia tra i 13 e i 18 anni, un amento del 50% dei casi di depressione negli ultimi cinque anni ed un amento del 12% del tasso di suicidi (Jeane Twenge).
Impatto Sociale
Le innovazioni introdotte dalle nuove tecnologie hanno sempre provocato profondi cambiamenti nelle società, modificando i modi di vivere e di comunicare di una popolazione e rappresentando un punto di svolta culturale per la propria epoca e per le comunità coinvolte.
Secondo Rodotà internet è un luogo dove la vita cambia qualità e colore, dove sono possibili l’anonimato e la moltiplicazione delle identità, la conoscenza e l’ubiquità, la libertà piena e il controllo totale; è l’ambiente capace di cambiare il quadro dei diritti civili e politici e ridisegna il ruolo dei poteri pubblici, muta i rapporti personali, sociali, e incide sull’antropologia stessa delle persone. (Rodotà, 2005).
Modificazioni Cognitive
Spitzer descrive i pericoli che corre il cervello umano costantemente a contatto con il digitale ed ha coniato l'espressione “demenza digitale” in riferimento alla sindrome individuata nel 2008 da alcuni specialisti in Corea del Sud, paese ad alta diffusione di tecnologia informatica, che colpiva i giovani dediti all’uso dei media digitali per molte ore al giorno e caratterizzata da appiattimento emotivo, difficoltà di attenzione e di memoria e un generale declino delle capacità di apprendimento, specie se in età evolutiva. Tale effetto sarebbe determinato da una riduzione del tempo di elaborazione degli stimoli necessario affinché si verifichi un buon apprendimento.
Ricadute psicologiche
Il bombardamento informatico, la necessità o l’obbligo di dover essere sempre reperibili, il multitasking favorito dal digitale sono solo alcuni degli elementi che possono portare al cosiddetto “tecnostress “ che in quanto tale comporta ricadute sul sonno, memoria, sul sistema immunitario, sul metabolismo della dopamina oltre che a dispepsie, astenia, irritabilità, disturbi alimentari, aggressività, isolamento sociale (sindrome di Hikikomori), dipendenza da sostanze e nomofobie.
Non meno significativo è l’impatto sullo sviluppo psicobiologico che l’uso dei social genera nella fase evolutiva preadolescenziale e adolescenziale, come strumento inconsapevole per deviare la costruzione di un Falso Sé (Winnicot).
Patologie organiche
I dati ad oggi disponibili suggeriscono che l’uso comune del cellulare non sia associato all’incremento del rischio di alcun tipo di tumore cerebrale.
Rimane un certo grado d’incertezza riguardo alle conseguenze di un uso molto intenso, in particolare dei cellulari della prima e seconda generazione caratterizzati da elevate potenze di emissione. Inoltre, gli studi finora effettuati non hanno potuto analizzare gli effetti a lungo termine dell’uso del cellulare iniziato da bambini e di un’eventuale maggiore vulnerabilità a questi effetti durante l’infanzia. In considerazione dell’assenza di incrementi nell’andamento temporale dei tassi d’incidenza e dei risultati negativi degli studi di coorte, anche piccoli incrementi di rischio sembrano comunque poco verosimili, sebbene non possano essere esclusi.
Trattamento in medicina tradizionale cinese
Al fine di prevenire ed in ultima istanza curare il malato che sia oggetto di disturbi connessi alle disarmonie derivanti dalla pervasività tecnologica, la scelta dei punti relativi al trattamento con Agopuntura, ricade all’interno delle sfere cognitive, comportamentali e psicosociali che ogni persona risente in modo del tutto personale. Vi sono determinate parole che possono fungere da chiave interpretativa per descrivere le molte alterazioni della psiche e dell’emotività. Le desinenze più importanti sono legate a: shen, ling, gui, tao e kong. le quali incarnano i concetti di psiche, anima, via e vuoto e che trovano dimora in punti che portano questi stessi nomi situati sul corpo ed evocabili con l’azione dell’agopuntura.
Punti Shen
Riequilibrare l’organismo di una persona che soffre delle disarmonie provenienti dalla tumultuosità della vita e che risente inevitabilmente delle influenze dei campi elettromagnetici provenienti dalla pervasività tecnologica, non pu non contemplare i punti che più influenzano le funzioni del cuore e quindi dello shen.
HT-7 shen men
BL-44 shen tang
VC-14 ju que
VC-15 shen fu
VG-24 shen ting
VG-11 shen dao GB-13 ben shen GB-23 zhe jin
KI-23 shen feng KI-25 shen cang
Punti Ling
I punti ling conducono alla consapevolezza, contemplano i conflitti emozionali e sociali, soprattutto quando un evento improvviso si interpone nell’anima di una persona e interrompe “l’andare avanti”.
HT-2 qing ling
HT-4 ling dao
KI-24 ling xu
VG-10 ling tai
GB-18 cheng ling
Punti Gui
Il significato attribuito al termine gui consta di molteplici aspetti, tuttavia uno dei più rappresentativi è quello di demone, o spirito malvagio. La tecnica del loro utilizzo è finalizzata al controllo sui conflitti spirituali connessi al bene e al male e permette il riequilibrio dello shen
ST-6 jia che
VC-24 cheng jiang
PC-8 lao gong
VG-23 shang xing
VC-1 hui yin
LI-11 qu chi
Hai quan
VG-26 ren zhong,
LU-11 shao shang,
SP-1 yin bai
PC-7 da ling
BL-62 shen mai
VG-16 feng fu
Punti Tao
Il tao è il modo di essere di ogni cosa, si esprime nel corso naturale delle cose, e così è per i punti specifici che ne portano il suffisso; la sua spontaneità naturale fa sì che le grandi funzioni del tao vengano svolte con una naturalezza talmente normale da renderle non immediatamente visibili.
HT-4 ling dao
VG-11 shen dao
VG-13 tao dao
ST-28 shui dao GB-28 wei dao
Punti Kong
Quando ci accingiamo nel nostro vivere ad affrontare un accumulo di eccessi, saturazioni, pienezze, di solito ci dimentichiamo che vengono assorbiti molto più di quanto vengono rilasciati. Ristagna quindi un pieno patologico.
I punti kong servono a svuotare i depositi della nostra mente. Ripulendo lo shen hanno come obiettivo di dissipare l’esubero dal proprio interno e riportare l’uomo a una serenità indifferente.
GB-19 nao kong (vuoto nel cervello)
TR-23 si zhu kong (vuoto nelle orecchie)
VG-2 sui kong (vuoto parentale maschile)
KI-11 sui kong (vuoto parentale femminile)
BL-1 lei kong (vuoto negli occhi)
BL-33 zhong kong (vuoto nel centro)
I nove fiori di Ge Hong
Secondo il pensiero taoista, i visceri generano dei fiori, poiché vengono vivificati gli spiriti che vi dimorano per poi essere trasformati dall’ascesi in fiori.
Quello dei nove fiori è un trattamento taoista il cui obiettivo è una sorta di innalzamento in direzione della luce.
VC-14 ju que
ST-19 bu rong
KI-23 shen feng KI-19 yin du
Conclusioni
Le nuove tecnologie hanno cambiato il mondo. Lo hanno fatto in modo pervasivo, modificando la nostra identità, alterando il nostro modo di pensare e di apprendere, di comunicare, di educare, di fare formazione e cultura.
È necessario comprendere che la tecnologia attuale ha una sua propria influenza nel caratterizzare gli ambiti familiari, ambientali e sociali e declinabile in aspetti cognitivi, sensomotori, endocrini e neurovegetativi. Essere in salute, è pertanto un percorso verso la centratura armoniosa di se stessi, è adattare mente, anima e corpo alla plasticità degli eventi.
Sapersi cercare è anche sapersi ascoltare, è un atto di amore verso se stessi che diviene imprescindibile nell’atto terapeutico (e non solo) di accoglienza verso il prossimo, in assenza del quale le nostre capacità di comprensione non potranno che essere limitate.
Riccardo Romoli
Bibliografia
Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione (2013) Council, O. C. (2016). Media and young minds. Pediatrics, 138(5).
Aydin D, Feychting M, Schüz J, Tynes T, Andersen TV, Schmidt LS, et al. Mobile phone use and brain tumors in children and adolescents: a multicenter case-control study. J Natl Cancer Inst 2011;103(16):1264-76.
Benson VS, Pirie K, Schüz J, Reeves GK, Beral V, Green J. Authors’ response to: the case of acoustic neuroma: comment on mobile phone use and risk of brain neoplasms and other cancers. Int J Epidemiol 2014;43(1):275.
Benson VS, Pirie K, Schüz J, Reeves GK, Beral V, Green J, et al. Mobile phone use and risk of brain neoplasms and other cancers: prospective study. Int J Epidemiol 2013;42(3):792-802.
Bianchi, A., Mazzucchelli, C.,(2019). Tecnologie e sviluppo del benessere psicobiologico. Milano, Delos Digital.
Block, J. J. (2008). Issues for DSM-V: Internet addiction. The American Journal of Psychiatry, 165, 306-307.
Cracolici, F., Pianigiani, F., Rinaldi, M., (2017). L’arte dell’ascolto. Casa Editrice Ambrosiana. Milano
Greenfield S. (2015). Mind change Cambiamento mentale Come le tecnologie digitali stanno lasciando un'impronta sui nostri cervelli. Tr. it. Roma, Fioriti 2016.
Hardell, L., e Carlberg, M. (2009). Mobile phones, cordless phones and the risk for brain tumours. International journal of oncology, 35(1), 5- 17.
Lao Tzŭ. Dao De Jing.
Rodotà, S. (2005). Persona, libertà, tecnologia. Note per una discussione. Diritto&Questioni Pubbliche, n. 5, 25-29.
Spitzer, M. (2013). Demenza digitale. Come la nuova tecnologia ci rende stupidi. Milano, Corbaccio.
Winnicott D.W. (1960). Sviluppo affettivo e ambiente. Armando, Roma Winnicott D.W. (1971). Gioco e realtà. Fabbri Editore, Milano
Winnicott D.W. (1975). Dalla pediatria alla psicoanalisi. Feltrinelli, Milano